Durezza di indentazione

Il termine "indentazione" è una traduzione errata dall'inglese "indentation" che correttamente in italiano dovrebbe essere tradotto come penetrazione (così come "indenter" è tradotto "penetratore") come riportato nelle norme UNI di riferimento (ad es. UNI EN ISO 14577-1:2015 Materiali metallici - Prova di penetrazione strumentata per la determinazione della durezza ed altri parametri dei materiali - Parte 1: Metodo di prova).

Le prove di durezza di penetrazione, sono utilizzate per determinare la durezza di un materiale alla deformazione. Esistono diversi tipi di prove e di scale in cui il materiale esaminato è penetrato fino a che un'impronta non si sia formata; queste prove possono essere effettuate su scala macroscopica e microscopica.

La nanoindentazione o, meglio, nano-penetrazione, utilizza forze di carico molto piccole (fino ai nano-newton) e viene usata per misurare la durezza superficiale dei materiali (layer molto sottili).

Quando si provano i metalli, la durezza si può correlare con la resistenza a trazione. Questa relazione importante permette in modo economico prove considerate non distruttive (del campione, ma non del punto di misura) per distribuzioni (deliveries) di metalli massivi leggeri, anche con apparecchiature portatili come i durometri Rockwell. [1]

  1. ^ (EN) E.J. Pavlina, C.J. Van Tyne, Correlation of Yield Strength and Tensile Strength with Hardness for Steels, in Journal of Materials Engineering and Performance, vol. 17, n. 6, Springer New York, dicembre 2008, DOI:10.1007/s11665-008-9225-5. URL consultato il 12 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2020).

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